SweetTro

E vabbé, anche se in ritardo, buon rientro al mandarino paccaro. Forse che stavolta leggerai? E poi tanto starai in silenzio perché tanto ci conosciamo!, così qui sopra con te parlo sempre da sola. Meno male che c’è Fossati.
Ma poi, che ho fatto di male io nella vita che in questo periodo mi prendo solo pacchi da tutto il mondo?
Questa foto mi piace assai: il nasone e poi le cicatrici dei pirsing e della vita in bella vista.
Non ho molto da dire se non che credevo non fosse possibile camminare per le vie di San Salvario senza andare in cerca di droga. Invece un altro mondo è possibile, ce la sto facendo. Scarto i pusher qua e là ogni volta, che se qui avevo scritto che ti rispettano quando ci dici che sei fuori, mica è poi così vero, con l’andare del tempo. Tu ci dici ho smesso loro ti dicono sono contento e però dopo ogni volta che passi ti aspettano al varco, ti osservano e scrutano come per dire vediamo quanto dura questa
Ed io a uno che insisteva l’ho mandato a cagare.
E poi..avevo omesso il particolare che la mia casa si affaccia proprio sopra il punto di spaccio della coca dei neri e sti stronzi prima non mi cagavano mai, adesso che non li cago io mi fanno i fischi quando passo. E la notte litigano fra di loro ed io mi affaccio alla finestra e mi godo lo spasso.
Ma lo dico forte: camminare per le strade di San Salvario senza sbattersi, si può. Olé!
 
 
and anyone who’s ever played a part


wouldn’t turn around and hate it


 
 
 
 
 
 
 
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Orangiuto

Prima dall’amministrazione ho visto un link che da indymedia italia rimandava al mio blog. Al che ho indagato e, scoprendo che su indymedia Italia, l’aggregatore nazionale!, ci sono i link degli articoli pubblicati su noblogs, o cazzo, come mi diverte, ORA E SEMPRE DI PIU’, pubblicare articoli PERSONALI ED INUTILI. E poi, sempre in amministrazione, qualcuno su google cercava (per la seconda volta) come costruire il masturbatore per il pene. E google, giustamente, lo ha rimandato al mio blog.

GoNpagno Loko, ecco tutte per Lei, foto del mio orangiuto. Prima passata, area soggiorno. Notare vecchio sofà ereditato dalle suore, e tavolino rotondo ereditato qui dalla vecchina, che la mia vena artistica avrà modo di trasformare in futuro. Molto futuro. Sopra il suddetto tavolino, piantine Ikea. 

 

C’è solo un fiore in quella stanza
e tu ti muovi con pazienza
la medicina è amara ma
tu già lo sai che la berrà

 

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Works in progreXX

Mi sto cucinando il mio riso basmati, che non ho pranzato e poi dovrò scappare al lavoro e fino alla una di notte niente cibo. Funziona la cucina, per ora, almeno quello, che son giorni che si va avanti a pomodori. E poi, finally, anche il caffè.

Ma nell’ordine: alle 8.30 di stamattina l’idraulico per l’acqua calda, ma abbiamo staccato due termosifoni per togliere la tappezzeria e quindi la caldaia non partiva. E poi però, cazzo è una caldaia di trent’anni fa, non a norma, se viene l’ASL inchioda tutto, sarebbe da cambiare, quindi mettere tubi in cucina, robe per far uscire l’aria, un termostato, bloccare una finestra, quindi niente vetraio lunedì prossimo. 

Ed io sono sempre più sporca. Se domani non la risolvo chiederò il bagno in prestito ad amici. Per stasera tanto ho il mio Kenzo Flowers. Copre ogni cosa..

 

 

Oggi ho prodotto questa roba in cucina: azzurro color di lontananza, più sedie e gambe tavolo, carini, ereditati dalla vecchina. Anche cucina e frigo ereditati da lei, però per pulire i fornelli e renderli accessibili alle pentole ci ho messo tre ore. Dico tre. Io e la pupetta ci stiamo facendo un culo tanto, tutto da sole. E fra un ritaglio di tempo e l’altro tutte e due, che lei la mattina va all’università, e la sera le ho trovato da lavorare come barwoman in rumeria. E poi ogni tanto studia anche. Sono orgogliosa di lei, tranne quando mi dimentica il pennello e non lo immerge nell’acqua ed io lo ritrovo tutto indurito. Oppure rischiamo di investire i pedoni quando guida per Torino

 
Questa sotto sarà la mia futura stanza. Tutta da dipingere e sistemare. E’ l’unica che è senza tappezzeria, solo da metterci i colori. Non so ancora quali, tanto di questo passo neppure a natale sta casa sarà a posto. Ma domani arriva Riù a darci rinforzi e la sbatto a togliere tappezzeria. Sicuro!

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Bassa soglia

Annunciaziò Annunciaziò

Erano un po’ di giorni che la panza mia strasbordava di nuovo dai jeans a vita bassa e mi dicevo ma no, ma no che non può essere e poi guardavo la bilancia e mi dicevo ma no che ci salgo domani dai. E poi l’indomani ci sono salita davvero ed è con profonda gioia che annuncio agli amici bloggers di aver ripreso  TUTTI I SETTE CHILI ANZI PIU’ DUE ETTI che avevo perso sul lago. Ripresi con la stessa velocità con cui li avevo buttati giù. Ma tanto bulimia, anoressia, tossicodipendenza vanno a braccetto dicono gli strizzacervelli, tutto nella norma

Non mi lavo da sette giorni più o meno che non ho l’acqua calda. Qualche striminzito e veloce bidet che la mia fichetta non gradisce l’acqua gelida. Ma tanto dove lavoro non è mica un problema un po’ di puzza in più. Quindi stasera unirò i miei fetori, sudore, figa, piedi e capelli al fetore che troverò laggiù, identico al mio più inalazioni di alcol e tavernello. Mi piacciono i lavori sociali a bassa soglia proprio per questo. Credo sarà nei miei progetti futuri rimanerci un bel po’ in questo mondo, anzi possibilmente abbassare ancora la soglia.

Tra l’altro ci sono dormitori e dormitori. Uno, il migliore, è abbastanza pulito, riescono anche a cucinarci dentro e ci passiamo un po’ di pasta che ci passa gratis il Banco Alimentare. Ma gli altri sono dei containers sporchi umidi e terribili. Il comune di Torino non passa di meglio. E poi ogni dormitorio ha i suoi clienti. In quello più bello ci sono molti rifugiati politici, che ignorante che sono io non sapevo che i nigeriani sono dei rifugiati politici -il mio scarso inglese iNparato a Manchester mi sta tornando utile- (ah ultima novità: per i cittadini europei, esempio romeni, l’Italia offre solo tre mesi di assistenza sociale, e poi si possono fottere tutti) Nei dorimitori containers invece molti tossici. E poi di tutto un po’, e molte storie a raccontare..una coppia romana la sera scorsa che diceva di essere stata derubata, in realtà si fanno come dei bastardi, mica sono scema io, e poi il vecchietto dignitoso che non ha ancora la pensione e per un paio di mesi è senza casa, e poi l’iraniano 21 enne espulso dalla Svizzera, espulso dalla Francia e che ti dice Dai che l’Italia è meglio, per ora sono qui.

Mio fratello che guardi il mondooooooo 

e il mondo non somiglia a teeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee 

(Fossati torna seNpre utile, in culo a Dylan, Smirnoff e i GoNpagni di SiberiaOnLine)

 

Auguri GoNpagno Lokomotiv, per il tuo 40esimo genetliaco. Cuesto disco mi piace assai per l’occorrenza

 

 

 

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Streghe

Durante gli interrogatori
è riuscito che le imputate
in tempo di Luna al primo quarto
hanno rinunziato al sacramento del battesimo
seducendosi l’una per l’altra a commettere tale mancamento
permettendo per maggiore dannazione delle loro anime
di essere ribattezzate con nuova infusione d’acqua sopra il capo
essendosi sottoposte a tal legame di obbedienza al nemico del genere umano

Che in tempo di Luna piena
a ore comode e ai malfatti propizie
erano portate in aria invisibilmente in maledetti congressi
dove venivano compiute diversità e quantità di incantagioni
sortilegi, giochi bestiali ed ereticali


Che in Luna di ultimo quarto
hanno esse confessato le violenze
i venefici, i danni infiniti
le infermità incurabili alle persone, agli animali

In Luna nuova di Settembre
la distruzione dei raccolti nelle campagne
mediante la sollevazione di venti e tempi impetuosi

AccaCiE, dove sei finito? Ti ha rapito Evora?

Ti devo dire ancora di troja 1, che sono in casa, da sola, e finiti per oggi i lavori di imbiancatura, posso passare a raccontare delle mie pessime opere.

In centro crisi era vietato portare uomini nelle stanze delle donne e viceversa. Vietatissimo: ti multavano con meno due sigarette al giorno, che al giorno erano venti, e per chi come me prima fumava il tabacco erano un vero dolore solo venti sigarette. Ora, troja uno arriva in centro crisi, io ero in stanza da sola, la mettono con me e mi dicono due minuti prima di farle posto nella stanza. Che due balle, io ho problemi anche a fare la pp con una sconosciuta, ma mi tocca. Questa già era stata in quel centro crisi ed arriva tutta che se la tira. Che cazzo te la tiri che sei tornata qui, cretina. Il mio primo pensiero, ma vabbè, cerco di andare oltre i miei pregiudizi.

Io l’avevo rispettata il più possibile quando era arrivata. Quel giorno avevo anche perso il pacchetto di sigarette e me lo avevano, stranamente, rimborsato. Poi l’ho avevo (si, ancora AVEVO, mi piacciono le ripetizioni) ritrovato nel letto. E l’AVEVO restituito, per rispetto a lei, la nuova arrivata. Mi ero detta, magari possono pensare sia stata lei ad avermi preso il pacchetto, che AVEVO perso, invece no, io l’AVEVO ritrovato, il pacchetto che AVEVO perso.  Io l’AVEVO rispettata a lei, donna d’onore della ‘ndrangheta di Barriera di Milano (la mafia di Torino, ndr, e magari quando esce da lì mi fà sparata, possibile) . Invece due giorni dopo, che io l’AVEVO così rispettata, lei non rispetta altrettanto me e  quando faccio per entrare in stanza per farmi la doccia, nella MIA EX STANZA, lei era sul letto, in mutande, stesa sulla schiena di un tipo e ci massaggiava il culo, quasi. Ci dico Scusa ma chiedere? io avrei bisogno della stanza.. E poi  il giorno dopo, al mattino, era seduta sulle cosce di questo qui, davanti a tutti, durante il gruppo lavori. Ma che schifo, ma che vergogna per lei, come donna. L’ho sminuita, svalutata e giudicata. Pensavo: povera scema, ridotta a fare la puttanella. E non avevo più rispetto di lei, era ridicola, che si strusciava sopra un cazzillo, davanti a tutti, che pena. E da quel momento zero respect per lei da parte mia e quindi tutto un susseguirsi di provocazioni a vicenda. Tipo io che le dicevo senti puoi evitare di lasciare il tuo coso dell’igiene intima vicino al mio spazzolino da denti che non mi garba. Giusto così per provocarla, che io non sono schizzinosa per niente e se non fosse che lei mi faceva schifo perché puttanona, per me avrebbe potuto lasciare tutto quello che voleva vicino ad ogni cosa, ma così puttanona proprio no. Finché un giorno, in stanza, occhi negli occhi, viso contro viso, le dico; sei venuta qui a fare la troja, non tremare, calmati e chiariamoci, che lei tremava tutta, davanti a me, dopo l’ennesimo nostro scontro. E lei invece di calmarsi, mi vola addosso e mi mena, o per lo meno ci prova. Mi sbatte sul letto con uno schiaffone, che io non me lo aspettavo e me lo prendo tutto. Io sotto di lei, sul letto ci strappiamo i capelli a vicenda e devono dividerci, gli uomini e gli operatori in turno corrono a dividerci. Ci meniamo come tigri, e poi solo ODIO tra di noi. Sanzionate per due mesi tutte e due a ripulire e lavare piatti e meno tre sigarette al giorno per due mesi, prcd, che manco a chi si faceva una sanzione così.

Poi giorni dopo torneo di ping pong per tutto il centro crisi. Mai giocato a ping pong io, sono negata, partecipo solo per partecipare e non fare la stronza. Estraggono a sorte: io e lei contro, ma guarda un po’ il destino. La straccio, a zero. A zero. Ecco, tu mi meni? in coNpetizione sportiva ti meno io, la vita restituisce, basta avere pazienza.

Fine, volevo solo dare la possibilità a Suspiria e Novus di parlare di streghe, con Lunario di Settembre, una delle più belle canzoni di Fossati, mica ci ho voglia ancora di ricordare questa scema.

Ma tu chi sei cos’hai perché non parli
non ha argenti di stelle questo scialbo mattino
non sei tu stessa a incasellarli gli astri lucenti nel grande albo del cielo
o sei anche tu una figurina senza potere
se non nelle notti di ferire i viandanti
come spina

 

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ggghhh ggghhh

Per certe donne è una questione di stile. Ah che disgrazia le questioni di stile!

Sono abbastanza abituata a vedere i porci uomini lumare mia figlia. E’ molto carina, lo ammetto. E non lo dico col cuore di madre, che quando è nata era un piccolo mostricciattolo. Col cavolo che ogni scarrafone è bbello a mmamma soia (o come cazz si scrive). Lei era proprio brutta forte ed ero quasi spaventata da ciò che avevo prodotto. Ricordiamolo va, che diciannove anni or sono, la sera del 2 ottobre 1989 partivo per l’ospedale per andare partorire un maialino di 3.960 kg che usciva finalmente dalla mia panza la mattina del 3 ottobre ore 8.30. E per cause che non ho voglia ora di narrare mi sminchiavo tutto il travaglio, la notte, da sola attaccata alla sbarra del corridoio. Usciva con la testa tutta allungata, il naso tutto schiacciato, gli occhi gonfi e chiusi, e senza la bocca. Ecco, se c’è una cosa che Giulia ha di bellissimo sono le labbra. Beh, io non lo so, ma quando è nata non aveva le labbra, le teneva in dentro, boh, era una cosa da spavento. E poi pochi capelli, solo sui lati, come i calvi. Diomio. Meno male che poi ha recuperato.

A propo’: AUGURI GIULIA PER I TUOI 19 ANNI!!!!!!

Comunque, dicevo, che sono abituata a sguardi e apprezzamenti per strada verso la mia pupetta. Ricordo un’estate al mare in Liguria, sulla famosa passeggiata sul lungomare, che urlavo  A vattinne, pedofilo alle auto che strombazzavano e rallentavano. Aveva solo 12 anni!!

Oggi io e lei camminavamo per San Salvario. Passa un tipo in bici, inizia a guardarla insistentemente, ci cirvumnaviga attorno e continua a guardare, al che non ho proprio resistito e ci dico Mangiatela già che ci sei. Questo qui prosegue avanti con la bici però poi si ferma ad aspettare e mi fà una specie di segno con le mani, da incazzato, tipo Cosa vuoi tu? E Chi guardava te! Io inizio a dirci, concitata, che rischiava di sbattere contro il muro da tanto la guardava e che cosa vuoi tu a me non lo dici capito e le parole mi escono a raffica, vorrei anche darci uno schiaffo. Intanto mi avvicino e questo continua a farmi segni con le mani e mi dice gggghhh ghghghhg. Io riprendo tutta incazzata che cazzo dici ghghghg ma guarda come la lumavi morto di fame, e lui ancora il segno con la mano per dire di nuovo che cazzo c’entri tu e poi ghghghg ghghghgh. Al che ci urlo io c’entro perché è mia figlia, somaro!  Allora lui inizia a gesticolare e farmi il segno delle curve, tette culo e cosce, le curve insomma, e poi indicava il suo anello al dito e ancora ghghghgh ghghghgh. Ci dico a mia figlia ma questo è pazzo con sto ghghghggh. E lei.. no mamma, è sordomuto. Era proprio sordomuto. Arabo e sordomuto. Azz.

Oggi sono andata a comprare tabacco e un accendino. Guardo i meno cari e vedo esposti uno accanto all’altro uno con su scritto croce celtica e relativo disegno e l’altro con la (A) di anarchia. Voglio morire. 

Ma quante volte bisogna passare il fissativo sul muro?

Furto stupro ratto putrido fetido sequestro
aggettivo sdrucciolo in U
cupa curva dell’occulto
è il culo del mondo questo posto
crimine stupido, criminale solo
sostantivo comune,
Il frutto spurio riluce
alla sott’ombra disumana dei linciatori
Questo paese triste
nell’epoca più sporca
composto e decomposto
da gruppi di linciatori

 

 

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CasaCasina

Sono dipendente dall’ammoniaca. Mi piace mi piace mi piace, la uso DAPPERTUTTO.
A sx potete vedere una delle stanze della CasaCasina, notare i muri sotto la tappezzeria (tanto quella la sta levando la mia pupetta)
 
Siamo stanche.
 
Che sfiga, noi ci siamo accampate qui nella CasaCasina a Torino stasera per la prima sera, e al paesello ci sono i Farinei ‘dla Brigna in concerto. Tanto A me stasera un bel Long Island non me lo leva nessuno, c’è da festeggiare e pasteggiare. Fatto con la Lemonsoda però che la Coca Cola non mi piace.
 
 
 
 
 
 
E di nuovo cambio casa
di nuovo cambiano le cose
e di nuovo cambio luna e quartiere
come cambia l’orizzonte, il tempo, il modo di vedere
cambio posto e chiedo scusa
ma qui non c’è nessuno come me
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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TO by night

 
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AmenaCuotidianità

Ma perché vivo in un paese così STUPIDO? Io lo so che il mio è un karma con i controcazzi (leggi sono sfigata) e che la vita mia non può essere semplice neppure per le piccole cose, però l’Italia è proprio stupida, anche.

Per fare l’allacciamento all’Enel nella casa nuova, ho dovuto fare un casino di telefonate, che i contatori sono tutti UGUALI, non c’è scritto nulla sopra, e sono disposti senza alcuna logica. Trenta contatori a muzzo in cantina, cosi. Su un paio qualcuno ci aveva scritto il nome, al che ho provato a vedere dai campanelli se riuscivo a capirne la disposizione MA NO. Chiamo L’ENTE NAZIONALE ENERGIA ELETTRICA e ci dico come cazzo lo trovo il mio contatore, loro mi dicono chiami un elettricista ed io ci dico me lo paga lei l’elettricista e lui mi fa no di certo, Signora.

Invece ieri notte, dopo il lavoro, di corsa riesco a prendere l’ultima metro, arrivo a Porta Nuova, scendo dalla macchina, salgo le scale. Ero sola, non c’era altra anima viva. Mi avvio verso l’uscita, si sbarrano i cancelli da entrambi i lati. Mi spavento, sono chiusa in metro, non vedo nessuno, dico e ora che cazzo faccio, dopo un po’ vedo due che gesticolano e mi dicono di avvicinarmi a loro, dalla parte opposta. Mi chiedo che ho combinato, sono agitati, mi avvicino e mi dicono di salire in ascensore con loro. Salgo in ascensore in compagnia di altri sei o sette addetti alla metro e ci dico ma scusate, che è successo? Niente è successo, che vuole che sia successo, è chiusa la metro semplicemente, mi rispondono. Vado su tutte le furie e dico ma che cazzo, ma dare il tempo di scendere dalla macchina e raggiungere le uscite? Che è la macchina? mi dice uno. Tiro un lungo respiro per tranquillizzarmi e ci dico la macchina no? il trenino, quella quella roba là che va avanti sotto terra, come lo chiamate voi? Il treno lo chiamiamo mi rispondono e ridono. E comunque hanno chiuso dalla centrale, non siamo stati noi, ma guardi che qui con noi è al sicuro, non le succede niente. Taccio, sono stanca e non ho più voglia di proseguire la discussione. Va bene così

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Narcosale a Torino

Prima facevo colazione al bar qui sotto e leggevo La Stampa. Nelle cronache di Torino articolo sulla ddroga. Autore Massimo Numa, sempre lui, il Re degli idioti.

Riassumo:

Smantellato il Tossic Park, spacciatori e tossici si stanno ritrovando a Porta Palazzo, che dopo il mercato si riempie di fantasmi che vagano qui e là e di siringhe sporche.

Non se ne può più: finalmente anche la destra ammette che servono le narcosale, basta con ste merde per strada

C’è un progetto in ballo scritto da uno strizzacervelli: narcosale in ogni quartiere, assolutamente nelle periferie, magari in ex casermoni, la droga distribuita potrebbe essere quella sequestrata (ma le narcosale non erano solo quelle dove bucarsi e NON per la distribuzione controllata?)

Per chi continua a farsi per la strada: proposta di TSO, Trattamento Sanitario Obbligatorio, cioè ti ricoverano obbligatoriamente nei repartini psichiatrici. Che bbravo questo strizzacervelli.

Il carcere non serve ma il tossico è un malato e va curato, e comunque basta con questo scempio per le strade (Massimo chiude così il suo articolo, Cuesta frase me la ricordo bene, mi è rimasta impressa)

Il buongiorno si vede dal mattino

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