Questioni da donne

 

"Scusa a me non sembra che tu sia così piatta come sostieni"
"Ma mi vedi?"                                                                                                                  "Si ti vedo, sei proporzionata. E poi a me il seno piccolo piace"
"Si, la famosa coppa di champagne"
"No, quale di coppa di champagne, quello è un altro stereotipo infelice. Dico che preferisco un seno piccolo ad uno sproporzionatamente grosso"
"Appunto. Sproporzionatamente grosso, non grosso, ti contraddici da sola"
"Non mi fare incazzare, non sei sproporzionata, sei di media altezza e sei magra. Due boccioni ti farebbero solo volgare"
"Ma io non voglio due boccioni, voglio un paio di taglie in più, io non arrivo neppure alla prima con l’imbottitura"
"Esagerata, tirati su la maglietta e fammi vedere il tuo dramma"
"Vedi, non posso neppure indossare una maglia scollata, perché mi scivola giù e..giù non c’è niente"
Sospiro.
Le sue sono effettivamente due tettine piccole.
Piccole, una lieve prominenza, ma con un capezzolo proporzionato, eretto.
Non riempiono di certo il palmo della mano, non rientrano nei canoni estetici richiesti.
Ma a me piacciono e glielo dico.
"L’amica di mia sorella, lei si che ha il problema. Lei è proprio piatta, e ha su due capezzoli lunghi cinque centimetri, che fanno spavento..ahhaha ha solo i capezzoli"
Non ride.
"Vaffanculo se devo confrontarmi con una sfigata scusa.."
"No guarda, non è quella la questione, anzi ti faccio confrontare con me"
Tiro su la mia di maglietta.
Silenzio.
"Bene. Vedo che il problema non è avere un seno grosso, ma è averlo bello e perfetto.."
"E’ ovvio che oltre i quarant’anni, un seno grosso inizia ad essere cadente"
"Vaffanculo tu ora. Ho amiche 45enni che non hanno certo le tette tristi come le mie, che guardano la punta dei piedi.."
"Hai avuto anche una figlia.."
"Anche tu e anche loro"
"Tu non capisci, sdrammatizzi, ma è il mio problema principale. E’ un’ossessione. Quando faccio l’amore mi vergogno da morire, la nullità del mio seno è il mio pensiero fisso, pensa che avviso sempre prima.."
"In che senso avvisi?"
"Dico di non spaventarsi quando proveranno ad accarezzarmi e non troveranno nulla.."
Rido. Ridiamo
"Ma dici sul serio?"
"Cristo, si! Mica voglio fare come quel tipo che ha solo una palla e alla mia amica non gliel’aveva detto. E’ ancora sconvolta ora. E poi dormo con la maglietta, lui è nudo e mi dice di fare altrettanto, invece io mi vergogno. Questo problema mi sta rovinando la vita. E’ da quando sono quindicenne che desidero rifarmi il seno"
"Allora metti che ti rifai ste minchie di tette. E poi? lo sai che si dice si sentano al tatto? Si sente che non è carne vera, che sono di gomma, sono dure e finte"
"Quindi?"                                                                                                                 "Quindi non cambierà niente, perché invece di pensare che sono piccole, penserai che sta toccando il silicone.."                                                                                                   "Non mi importa. E se anche fosse, la differenza sarà la goduria nel vedermi un bel paio di tette come dico io dentro la scollatura

"Avere o essere?"
Il vecchio Eric Fromm applicato alla chirurgia estetica.                                                           E per me, che il mio corpo l’ho sempre fatto a pezzi, e non riesco a stare nuda neppure quando sono sola, potrebbe valere                                                                                                   "Ti amo perché ho bisogno di te, o ho bisogno di te perché ti amo?"                                                                         Sempre Fromm, ma solo stupidi giochi di parole.

 

 

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2 Responses to Questioni da donne

  1. cico says:

    Desmond Morris, La Scimmia Nuda, dove i caratteri sessuali secondari sono trattati come strategia di marketing (ho dovuto dribblare tra un Geymonat e un Giorello per recuperarlo). La donna come enorme cartellone pubblicitario, dai capelli alla punta dei piedi. Ma una buona confezione non garantisce la bontà del prodotto.

    Per il sostenimento delle tette non ci vuole poi molto, hanno inventato le mano apposta…
    Idem per quelle piccole. La donna puoi sempre modellarla a tuo piacere.

    “Avanti , toccami ragazza
    o domani saremo morti
    e sulle nostre tombe
    qualcuno avrà persino il coraggio
    di mettere una croce,
    come simbolo di sacrificio”

    parafrasando ovviamente Jim Morrison, non sono certo un genio io e ci faccio più con la prosa che la poesia.

  2. slaviña says:

    cara tro
    io ti leggo sempre anche quando non ho l’insonnia 🙂
    a na certa ho smesso di commentare perche’ venivo regolarmente rimbalzata, ma sappi che ti sto dietro con passione e mi sono letta pure tutto il blog e ritroso (e mi sarebbe piaciuto un sacco incontrarti in quel di kan kadena).
    se ripassi per bcn fatti sentire, please.

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