Di mediocri incontri si vive (Part IV) Sul tram (Part. II e fine)

Io odio stare in piedi sul tram, giuro mi rovina il viaggio e la giornata. Io farei qualsiasi cosa per sedermi, io quando non ci sono posti mi vien voglia di piangere, io mi siedo anche a terra, in mezzo alle puzze di tutti i piedi e garantisco che puzzano, ma piuttosto di stare in piedi io sto li in un angolino e riesco anche a leggermi il giornale o liBBo che sia. Io, col cavolo che lascio il posto alla vecchina, io faccio sempre finta di non vedere. I tram tipo il mio amato 4 piuttosto che i bus sono una ficata perchè hanno il portabagagli giallo giallo, bello bello, lungo e largo e non si siede mai nessuno, lo trovo sempre libero anche quando c’è una folla da non respirare. E allora io ci salgo sopra. Solo che il salto da fare per salirci è abbastanza alto, e visto che la manovra è soggetta alla visuale di mezzo tram che fa attenzione a te, se sbagli e ti scivola il culo ti fai una figura di merda. Ma io piuttosto che stare in piedi sono diventata una campionessa di salto. Uno sforzo sulle braccia e OPLA’ il mio culone è sul portapacchino bello bello, e ci tiro pure su le gambe, incrociandole posizione yoga e chi s’è visto s’è visto. Di solito io sono abbastanza cortese e solare con le persone che non conosco, mi piace dare confidenza, mi divertono quelle relazioni mordi e fuggi, un sorriso o una battuta con chi non hai mai visto e non vedrai mai più. Se sono di umore giusto, accetto persino di offrire sigarette, che tra l’altro devo pure rollarle che fumo il tabacco. Ma se l’umore è nero e in più mi fai qualcosa che non mi garba sono una merda. E così successe un mesetto fa, giornata di umore buio. Salgo sul tram, ci sono due posti liberi, accanto a me una ragazzina che ne occupa uno, faccio per sedermi e lei mi dice "Senta..scusi..sarebbe occupato". Faccio un sorriso, da merda. "Occupato cosa?" "Il posto, è per la mia amica". Sorrido e decido di non proseguire il discorso. Il mio culo saldo sul sedile dovrebbe farle capire cosa ne penso sul tenere occupati i posti sul tram. L’amichetta, a cui non ho ceduto il posto e che a questo punto è in piedi accanto a me fa una battuta ironica tipo "Eh la gente".. accompagnata da una risatina cretina da adolescente. La guardo, non ho voglia di convenevoli ma voglio solo litigare. "Ragazzina, che cazzo vuoi?" e lei "Scusi?" "Ti ho chiesto che cazzo vuoi, ti ho sentita". Lei "Innanzitutto si dia una calmata che io non l’ho insultata e non ce l’avevo con lei" Ed io sempre più incazzosa "Ti brucia il culo che non puoi stare appiccicata a sparare stronzate con la tua amichetta? Stai zitta, scemotta" Insomma esagero, lo faccio apposta, voglio litigare da morire. E poi vedo pure un posto e le dico "Ecco vai li no se vuoi sederti, c’è un posto, tanto io da qui non mi smuovo" Insomma robe cosi che anche lei mi insulta un po’ poi stiamo zitte. Allora, per provocare ancora di piu’ decido di aprire la borsa e tirare fuori il libro che sto leggendo, il cui titolo, troppo forte, ho sempre evitato di esporre in pubblico perché mi ha sempre messa in imbarazzo. Ma in quel momento, apposta, lo espongo. "Io uccido" Giorgio Faletti. Grrrrr aspetto con ansia la battuta della ragazzina, cazzo gliel’ho messa su un piatto d’argento, ma non arriva. Non ci sono più gli adolescenti di una volta. O forse ha intuito che già avevo pronta la risposta. Mi sarei senz’altro messa a recitare la parte della psicotica.

Io uccido. L’ho letto dopo anni, dopo insistenze di mia figlia. A parte che non so criticare nè libri, nè musica, nè film, io leggo, ascolto, guardo e basta. Pero’, al di là di alcune espressioni scopiazzate da Paolo Conte, dei dialoghi scemi in bocca alla donna del poliziotto, del titolo che mi infastidiva, e della scomodità per il numero di pagine, la trama mi è piaciuta molto. L’ho letto alla fermata, sul tram e anche camminando.

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One Response to Di mediocri incontri si vive (Part IV) Sul tram (Part. II e fine)

  1. alidicera says:

    uh…

    ecco cosa volevo fare oggi e che non mi riusciva di elaborare: voglio litigare con qualcuno…

    torno subito.

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