Sono di nuovo in libreria.
Non sto lavorando e in attesa di giugno, mese in cui partirò per un breve non-viaggio introspettivo, riempio i vuoti leggendo.
Leggere, nutrire la mente, è una delle poche cose che non ti dà la sensazione di perdere tempo, dicono.
Davanti a me le ultime novità letterarie. Anche quella di uno scrittore torinese di 24 anni, un libro intimista che parla di sci e di una sorella handicappata.
"Che in realtà sarebbe lo zio quello handicappato e non la sorella, noi la sua famiglia la conosciamo -mi dice la commessa-. Sta vendendo molto bene, piace a giovani e meno giovani".
Mmmm.. non mi convince, e poi ha la copertina rigida e A-ME-MI piacciono i tascabili con la copertina molle e comoda, che la puoi piegare quando leggi, che il libro diviene vissuto, quelle balle solite lì.
"Stella del Mattino" c’ha la copertina molle, però io i Wu Ming proprio non ce la faccio.
I loro titoli sono sempre molto accattivanti, e credo anche i contenuti, ma non sono mai riuscita ad andare oltre le prime pagine. Troppo testosteronici, troppo maschili per la mia sensibilità. Come vedermi un poliziesco o un film tutta azione, non mi ci trovo, questione proprio di gusti. Come andare ad uno spettacolo di lirica, piuttosto che al concerto di Bonnie Prince Billy. Troppo faticosi per quello che io voglio da un libro.
Non mi dimenticherò mai quell’amico che mi raccontò di essersi addormentato per ben tre volte nel vedere "Matrix" sul grande schermo. Il suo corpo proprio non ce la faceva e glielo diceva in tutti i modi, ma lui non si rassegnava, doveva vedere Matrix, perché uno non può non averlo visto in questa vita.
Io non sono così, se un libro non mi scorre, se mi ritrovo a leggere e rileggere dieci volte lo stesso paragrafo perché non mi coinvolge, semplicemente lo chiudo. Non fa per me, o io non faccio per lui.
Rimetto "Stella del mattino" al proprio posto, intanto entra una coppia.
Con disinvoltura lui inizia a prendere libri qui e là, controllando l’elenco da un ritaglio di giornale. Sembra un insegnante, o uno scrittore, o semplicemente un appassionato, non so. Di sicuro ha più soldi di me, visto il numero di libri che impila sul bancone in un nanosecondo. Riesco a scorgerne uno su You Tube, gli altri non me li ricordo :).
Lo guardo, mi sembra una faccia conosciuta, veste casual, giacca a quadri e pantaloni verdi.
Mi sorride e ricambia il mio sguardo, forse ha notato che sono incuriosita.
Si avvicina e sfoglia alcuni libri accanto a me.
Vorrei chiedergli se ci siamo già visti da qualche parte, ma una sorta di pudore mi trattiene e mi allontano. Lui inizia a discutere con la proprietaria e con la commessa, con il tono di chi cerca di coinvolgere altra gente nella discussione, in questo caso io, che ci sono solo io.
"I giovani di adesso, com’è la situazione qui, leggono?"
"Onestamente no, se comprano un libro lo fanno ancora con un senso del dovere, perché devono studiare".
"Si, oramai, triste dirlo, internet e televisione la fanno da padrone. Pensi che io ai miei figli regalo dieci euro per ogni libro letto".
"Ha sentito di quel giovane che alla domanda su chi fosse Aldo Moro rispose che era un cantante?"
"Ma chi cazzo è questo qui" mi dico.
Quando qualcosa non mi torna alla mente, quando ce l’ho, come si dice da queste parti -sulla punta della lingua- che sia il titolo di un film, il nome di un paese o qualsiasi altra cazzata, io rischio di sbroccare. Ricordo una notte che non riuscii a prendere sonno per ore perché non mi ricordavo il nome del terzo dei Re Magi.
Aspetto che la coppia esca, mi avvicino alla cassa. La curiosità diventa sfrontatezza e chiedo "Scusi signora ma quel signore, non so se sia una mia casuale vecchia conoscenza o se è una faccia conosciuta".
"Si, è un politico. E’ Altissimo".
"Grazie, scusi l’invadenza e buonasera"
e Altissimo ha avuto in qualche modo a che fare con “niente più Montoneros a San Salvario?”
“Montoneros” di San Salvario fu uno dei primi “centri sociali” torinesi.
L’immaginario del Settantasette comprendeva anche il peronismo di sinistra.
amichevole, certo.
Quindi? Avresti voglia di spiegarmi meglio la connessione? sono curiosa
La connessione San Salvario – Montoneros esisteva 30 anni or sono.
Suppongo che “minchiate” abbia, in questo caso, una connotazione amichevole.
comunque, a livello di incontri casuali con gente famosa vanto:
-Enzo Jannacci in centro Milano due o tre anni fa. Mi aveva ringraziata perché gli liberavo un parcheggio. Era Natale ed io facevo consegne per conto un amico che ha una vineria in centro Milano, con la mia auto e senza conoscere la città. Un disastro
-Yannik Noa ad Amsterdam. Era il mio mito, ai tempi ero appassionata di tennis alla tivu, J. Mc Enroe e Noa i miei preferiti. Quella volta per poco svenivo. Ricordo mi bloccai davanti a lui ed esclamai “Noaaaaaa”. Lui rise.
-Giuliano Ferrara sotto i portici a Torino davanti ad un albergo. Ero con un’amica, la quale gli chiese “Ma tu sei quello che gira sulla sedia alla TV?”
– Luca Carboni sotto i portici a Bologna. Cercai di farmi notare, disinvolta “Ei ciao Luca, ciao!”. Non mi cago’ manco di striscio
– Gassman figlio, non so il nome, al check in dell’aereoporto di Torino
– Umberto Tozzi, in macchina, al semaforo a Torino. Io ero piccola in auto con mia madre e tutte e due ci mettemmo a salutarlo “Ciao Tozziiiii”. Vabbè
Sono stata la guida per una settimana, per lavoro, andandolo a prendere alla stazione con La Stampa sottobraccio di un certo Luca G, regista. Poi siamo diventati un po’ amici ed era lui poi che, romano, mi riaccompagnava a casa con l’auto di servizio, perché conosceva Torino meglio di me. Ci dissi pure che quando sarebbe diventato famoso me la sarei tirata che l’avevo conosciuto, e allora ora me la tiro :), che poi lui ha girato “Melissa P.”
Altro non ricordo, ah si Umberto Balsamo sul pulman in gita per Roma. Gli facevamo i segnali dal pulman, lui era dietro di noi in coda in autostrada, finché scese e ci firmò l’autografo.
E poi una discussione molto divertente di venti minuti circa con Eugenio Finardi dopo un suo concerto a Torre Pellice, dieci anni fa circa. Ma questo è un altro discorso, non era un incontro casuale
HCE: ecco, se aprivi un topic tipo questo “Hai mai incontrato gente famosa per caso” sul forum di indymedia..parecchia gente si sarebbe divertita a rispondere 🙂
Renato Altissimo, sul quale ho fatto piccola ricerca su Wikipedia, e la dedico al baldo giovine che non sapeva chi fosse
“Esponente di spicco del Partito Liberale Italiano, del quale è stato segretario dal congresso di Genova del maggio 1986 alle dimissioni del maggio 1992, è stato Ministro della Sanità nel Governo Cossiga I, nei Governi Spadolini I e II, nel Governo Fanfani V, Ministro dell’Industria nel Governo Craxi I, tra il 1979 e il 1986.
Il 15 marzo 1993 Renato Altissimo riceve degli avvisi di garanzia. Il 4 dicembre 1993 ammetterà di aver ricevuto denaro in maniera illecita”
non è poi così tanto brutto, nella scala rappresentativa della bruttezza dei politici, da uno a cento diciamo che è brutto 40.
Si potrebbe discutere sul potere in quanto eros e sul fatto che la maggior parte dei politici sono brutti forte, dei veri cessi.
In parole povere: posso avere la possibilità di scopare solo se comando
In ogni caso, piccola ellittica ape, c’è un parallelo fra i Montoneros e Altissimo e San Salvario, o ti piace volare di blog in blog sparando minchiate? 🙂
Renato Altissimo, del PLI. Impossibile dimenticare uno così brutto.
Niente più Montoneros a San Salvario.
ahhahahahhahah
che incontri straordinari
altissimo…cazzo e’ ancora vivo :))
eccoti!
mancavi eh, anche se mi avevi avvertita. Bene che stai meglio, ma hai delirato proprio con la febbre? in senso positivo dico
Invece a me sta capitando, è successo un paio di volte, che mi ritrovo nel sonno, una specie di dormiveglia, un torpore, mi rendo conto che sto dormendo, vorrei svegliarmi ma il corpo non risponde perché dorme e provo delle sensazioni stranissime, la mente staccata dal corpo, tutto il resto che magari gira e gira. Cazzo non te lo so descrivere, ma è come se pezzi del mio corpo si staccassero, sento la sensazione, la mente vede ma non riesce a fermare! Poi mi sveglio e va bene, perché tanto sapevo che dormivo. Ci hai capito qualcosa? 🙂
Non sono le droghe, evita la battuta, eh!
Uh..la storia non è travolgente? Mi dispiace, tifavo per te, la primavera e tutto il resto.. Le storie travolgenti però..travolgono proprio e a volte mi dico col cazzo che vale la pena viverle se poi paghi a caro prezzo quei pochi momenti intensi..
Scelte, ma anche no. E vaffanculo 🙂
E perché ti sei rotto le palle di stare davanti ad un monitor? Hai altre alternative? Si possono fare tutte e due le cose, no?
Ciao, guarisci presto
ih ih ih… Aldo Moro era un presentatore, lo sanno tutti! 🙂
Che bello fare degli incontri. In questo momento mi mancano, perché mi è venuto il morbillo ed è da più di 10 giorni che sto rinchiuso in casa. Ma ormai mi sto avviando verso la guarigione. Ho avuto dei momenti di allucinazione pura, sai? Febbre a 40 per 5 giorni di fila: uno sballo cosmico!
Riguardo la mia assenza da internet, il motivo non è solo legato a quell’incontro: purtroppo non è una storia così travolgente… magari lo fosse! Più che altro mi sono rotto le palle di stare davanti ad un monitor.
un abbraccione
PS
quando mi passano le macchie, faccio la foto 😉