Hapax

CercatoriD’Oro 

Io sono il custode dell’ingranaggio
e nel mio tribunale prodigioso
la nostalgia non è
che un’impronta di sonnolenza

Io sono l’equilibrista
dal tradizionale linguaggio
e vivo nei circhi
incatenato alla necessità

Io sono il ritrattista
e nonostante per un anno intero
abbia lavorato allo stesso dipinto
mi vedo oggi vagare nel mattino, sotto la pioggia

Io sono il messaggero del potere
e posseggo il lasciapassare per ogni reggia
ma chi ha scelto per me la mia strada
potrà mai capire la Rivoluzione?

Io sono il predicatore
turbolento e spietato
e sui sentieri della vostra infanzia
seminerò la novella del dubbio

Io sono il trasformista,
il camaleonte, lo Zelig
e aggredisco la presunzione sfiorando l’agonia

Io sono il mago,
straniero ovunque vada,
sbriciolatore di sortilegi

Io sono il funambolo
dall’inconsueta vocazione
ed afferro cadendo nel vuoto
le sottili gioie della tristezza

Io sono l’innovatore,
verso l’ultimo traguardo
coraggioso mi dirigo,
verso colui che è muto e vede

Io sono l’alchimista
razionale e diligente,
corteggiando l’effimero ho rintracciato l’uomo
e mi sono infranto nella parola

Io sono il missionario
abitante del triangolo
sedotto dalla dottrina del ridicolo
e ingannato dagli oroscopi

Io sono il ciarlatano
brillante animatore
di trappole e trabocchetti

Io sono il venditore d’orologi
spiritoso e spregiudicato
ed ammirato dai vecchi
bevo al calice del tempo
così che firmiate il contratto

Io sono il chirurgo
premuroso ed esigente
ed avvolgo le vite e gli oggetti
discretamente nel tentativo di penetrarli

Io sono il conformista
e vivo nelle città, appoggiato alla prudenza

Io sono l’imputato
inchiodato al rimorso
e cerco nel verdetto la scadenza
nella sentenza il conforto

Io sono il cocchiere dell’imperatore
di cui si burlano gli eretici deliranti, sul rogo.

Io sono il collezionista
lodevole e disciplinato
e nella mia limpida torre
dove nessuno mai ha osato arrivare
io tengo nascosta la mia strana collezione

Io sono il pazzo credente
l’Anarchico cercatore d’oro
e il cerimoniere della protesta

Io sono infine colui che manca
non ultimo per questo
sono colui che manca, sono colui che ti combatte

 


                                                  
Ciao Ettore, capelli da ragazzo

                                                                   

                                                   

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