Sostiene trollina

Sostiene trollina che da un po’ di giorni vorrebbe comunicare con voi quissopra. Di solito quando scrive quissopra la sua mano corre veloce veloce sulla tastiera, con quella velocità necessaria per mettere iscritto tutto quello che già è nella mente, per, come si dice, fermare i pensieri. Invece, sostiene trollina, di questi ultimi tempi, succede lei provi a scrivere qualcosa ma poi, come si dice, non c’è direzione nel vuoto, le mani non sono con la mente, la mente non è colle mani e così chiude la pagina. Quando poi la riapre, e il sistema le ricorda che ha scritto un articolo, se desidera cliccare qui e recuperarlo, oppure cancellarlo, succede lei scelga di cancellare, senza nemmeno vedere quello che avrebbe potuto recuperare. Tutto ciò potrebbe essere dettato dal fatto che non ha niente da scrivere di interessante, ma poi si ricorda che quando mai ha usato il blog per scrivere qualcosa di interessante?

Sostiene trollina che nella vita le cose non vanno mai come vorresti. Che una frase non detta potrebbe forse cambiare il corso delle cose, invece niente cambia e tutto resta come non vorresti perché, appunto, non l’hai detta. Comeperesempio, quella sera del concerto di Fossati, quando tutti erano in piedi ad applaudire -tiepidamente-l’artista, e -sempre tiepidamente- qualcuno sotto il palco allungava il braccio, per riuscire a stringere la sua mano, ecco proprio in quel momento lei avrebbe voluto dire, senza urlare, solo col tono sostenuto di chi è sicuro di sè: Maestro, ci conceda ancora una canzone, "L’agonia delle vedove". Ma non l’aveva detta. Per il semplice fatto che accanto a lei quella sera non c’era sua sorella. 

Una parola non detta cambia il senso della percezione, della realtà e anche, soprattutto, della relazione. Come la sera scorsa, sostiene trollina che aveva incontrato lesion in giro per Torino. Che piacere, quanto tempo che non ci si vede, ma stai ancora insieme a quella ragazza? Si. Ah ecco, sai che l’ho pensato che foste ancora insieme e quindi lei qui a Torino, perché ho letto il suo nickname scritto sulle mutande insanguinate appese sotto casa mia. Non credo sia lei, sai? aveva risposto lui. E il suo sguardo, sostiene trollina, si era fatto scrutatore, di quelli che ti arrivano fino in fondo agli occhi, e anche un po’ preoccupato. Ti saluto, stammi bene eh. Sostiene trollina che poi, quando lui se n’era andato, le era venuto in mente che si era dimenticata di precisare che le mutande insanguinate appese sotto casa sua erano quelle di un’artista che aveva preso parte ad un’iniziativa di tre giorni e tre notti, per le vie di San Salvario, la Montmartre di Torino. Forse quella precisazione era importante.

Sostiene trollina di aver sempre pensato che quello che le diceva sua madre a proposito delle relazioni affettive, fosse una gran cazzata. In amore vince chi fugge. Niente di più stupido. Già vincere sottende una guerra. Ma se guerra deve essere e se a banalità si deve contrapporre altra banalità, in amore vince essere sé stessi. Sostiene trollina di aver passato questo we in casa da sola, due giorni a leggere, pensare, mangiare, fumare. Fuori tirava un vento freddissimo e la sensazione di avere un posto dove ripararsi era confortevole e rassicurante. Ad un sms di una carissima amica che le chiedeva di passare insieme la giornata di lunedi, aveva pensato bene di non rispondere, c’era tempo. Alla proposta di una cara collega che abita due traverse più in là, di passare insieme la domenica tranquille a cazzeggiare fra donne, aveva preso tempo un paio d’ore per poi richiamare e dire che si sentiva orso. Ad un invito ad una cena, offerta da un amico, fatto il mercoledi per il sabato sera, aveva rimandato tutta la settimana per poi il sabato fare pacco e non farsi sentire. Quei pacchi che la fanno sentire in colpa, sostiene trollina.

Allontanare l’amore di tutti i giorni, quello che si tocca, ti tocca. Musica è rumore. Poesia, porcheria. Scappare, paccare, non rispondere, non farsi trovare. In amore vince chi fugge? E a chi rincorre cosa succede? Sostiene trollina che in quest’ultimo week-end, mentre cresceva il numero di pacchi messi a segno agli amici, di pari passo aumentava il desiderio di rincorrere e prendersi cura di qualcosa molto prezioso, ma molto lontano. Tanto prezioso quanto lontano. 

 

 

 

 

 

Ei  come sta il sapore amaro
    di appuntamenti a cui mancavo
    di pensieri, sempre i più buoni
    cancellati dalle intenzioni
Ei  come sta il sapore amaro
    di una fine sicura
    perché so, perché lo so
    di tanto amore morirò
    di questo amore morirò

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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14 Responses to Sostiene trollina

  1. cico says:

    “schiacciati”, poco ascoltati, relegati, insomma non hanno avuto peso, o per lo meno non lo stesso peso di altri personaggi, ora su noblogs, riescono a tirare fuori quella parte che in indy non era riuscita ad emergere.
    E che, al contrario, quei personaggi che avevano una leadership, qui sopra invece si rivelano..insipidi, asettici..”

    E pur ci stiam scordando di…
    immagino che Battisti oramai sia sdoganato :-)))

  2. babi says:

    io sono super d’accordo con te con quello che dici circa le dinamiche di gruppo, credo di aver capito quello che intendi ed e’ per questo che dico che un blog facilita’ la possibilita’ di scrivere quello che uno sente senza dover fare i conti con le dinamiche da collettivo o di gruppo e puo’ finalmente essere un po’ piu’ se stesso, sulle leaderships ecc. beh sono anche qui piu’ che d’accordo con te ma appunto il mezzo e l’ambito e’ diverso percui alla fine e dico per fortuna ognuno viene fuori per quello che e’ :). sara’ che io sono sempre piu’ asociale ma sinceramente non ne posso piu’ di robe dove vince chi urla di piu’, o polemizza insomma le varie prove di forza mi hanno stufato e proprio non mi interessano piu’ manco si dovesse sempre fare le barricate per poi arrivare a cosa? boh.. io vedo solo tanta desolazione e parecchia solitudine che poi trovi anche nella vita reale e li pero’ la cosa cambia.
    a proposito dello scrivere e’ che proprio non ci riesco,a parte che sono timida e poi mi perdo, inizio da una parte finisco dall’altra e poi rileggo e mi dico: ma io volevo scrivere tutt’altro.
    e’ un mio limite, almeno lo e’ adesso pero’ mi incazzo perche’ credo che mi farebbe pure bene riuscire a tirare fuori delle cose, vabbe’ sto ancora cosi’ credo che col tempo e ancora un po’ di lavoro su me stessa ce la faro’, spero.
    con le foto che faccio c’e’ un dialogo non verbale pero’ sinceramente sono un po’ di anni che vado avanti solo con quel tipo di dialogo e alla fine credo che si’ e’ vero si possono dire molte cose in un sol colpo pero’ e come se un pezzo di me in realta’ non venga mai fuori mentre con la scrittura forse si’.

    ti metto un pezzetto di una canzone di dana & the blu family stones che ecco ultimamente rispecchia un po’ come sono e come sto:

    “la mia forma di difesa dal mondo”

    con che cosa mi difendo dal mondo
    cambio idea ogni momento e son contento che posso farlo
    e faccio festa nella mia testa nella mia testa e c’e’ qualcosa che non si arresta
    occhio sano va lontano il mondo e’ tuo e lo viviamo

  3. tro says:

    mmm non era riferito a me e neppure ad indymedia nello specifico..ma mi rendo conto che ho tirato fuori un argomento spinoso
    cioè indymedia serve per rappresentare l’esempio di un collettivo.
    Di quanto sia poi alla fine difficile “emergere” essendo sé stessi, in mezzo alle dinamiche di gruppo.
    Di come a volte uno diventi polemico più del necessario, aggressivo più del necessario, per riuscire solo a farsi ascoltare..e tralasci la vera essenza di sé..
    non credo di essere stata chiara neppure stavolta.
    banalmente sto parlando di dinamiche di gruppo e di leadership 🙂

    sulla timidezza e sullo scrivere: io quando ho aperto sto blog, non volevo scrivere come “tro”, che era un nick già un po’ conosciuto per il forum e indy, come sai..però poi, idiota come sono in informatica, insomma ho messo come utente la mia mail e tro e non si può cambiare e bon, me lo sono tenuto.
    questo per dirti che secondo me noblogs dà la possibilità di provare a scrivere eludendo la timidezza..perché tu puoi sperimentarti in anonimato no? apri un blog metti un utente anonimo che nessuno sa chi è e scrivi, scrivi e scrivi no? 🙂
    che dici?
    anche se sbloccarsi è sempre meglio. e anche se, te l’ho già detto..se io avessi la tua capacità di scegliere, fare e rubare (ho letto che un po’ le rubi a boink) le tue fotografie..farei firma
    ma davvero le scattate voi?
    ma davvero complimenti ancora

  4. babi says:

    per il film credo si possa trovare in dvd da affitare oppure comprarlo altrimenti magari si puo’ scaricare, ma io non so usare quei cosi per scaricare.
    per l’altra cosa ti dico sinceramente che io sono un po’ rincoglionita, nel senso che qui non capisco molto chi sia chi, leggo alcuni blog e mi piacciono, altri li trovo abbastanza noiosi e/o insipidi, alcuni mi divertono (pochi). quello che non ho capito sono i personaggi, non riesco a ricollegarli per poter dire qualcosa di piu’.
    io comununque credo che avere un blog sia differente da partecipare o voler fare indymedia e forse per questo alcune persone riescono a scrivere o a dire qualcosa di diverso, sicuramente un blog e’ una cosa tua e percui forse e’ piu’ facile mettere qualcosa di se’ che in altri ambiti per ovvi motivi non si poteva fare.
    io comunque ti seguo, ti leggo e come ti ho gia’ scritto vorrei avere la tua capacita’ di raccontare e scrivere, non ne sono capace ma magari prima o poi mi sblocco e iniziero’ a farlo, io in realta’ sono timidissima anche se non sembra.

  5. tro says:

    graz, babi.
    ma come lo trovo questo film? immagino non sia facile da reperire.

    tra l’altro, ne approfitto, visto che sei qui. Volevo scriverla sul blog di boink, ma a questo punto la dico qui a te 🙂

    mi fa estremamente piacere (ma non mi stupisce neppure più di tanto) vedere che alcuni personaggi, che mi piacevano, sottolineo, e che hanno fatto parte di indy, e che in indy sono stati “schiacciati”, poco ascoltati, relegati, insomma non hanno avuto peso, o per lo meno non lo stesso peso di altri personaggi, ora su noblogs, riescono a tirare fuori quella parte che in indy non era riuscita ad emergere.
    E che, al contrario, quei personaggi che avevano una leadership, qui sopra invece si rivelano..insipidi, asettici..
    mi segui? fammi sapere se mi segui..è iNportante 🙂

  6. babi says:

    se ti piace lalli ti consiglio di vedere un film di gaglianone “nemmeno il destino”, lei interpreta l’attrice principale ed e’ molto brava, a me e’ piacuto, e’ un po’ spesso come film ma e’ di quelli che poi ti rimane qualcosa dopo averli visti.

  7. tro says:

    mi sembra davvero brava.
    grazie della dritta!!!

  8. novus says:

    Se vai su questo link dovresti riuscire a scaricare il disco “tempo di vento” che a me piace molto:
    http://www.mediafire.com/…158ee5d2db6fb9a8902bda

    Se la signora preferisce alcuni pezzi sparsi caricati sull’album di noblogs, lo dica e provvederemo! Crediamo che un disco intero sia sempre più esplicativo di qualunque brano, ma sappiamo adattarci all’esigenza 😉

  9. tro says:

    ei novus, no, non la conosco
    a leggere i testi sembra davvero brava
    non è che mi metteresti giù la sua musica da scaricare da qualche parte??
    magari fai una cernita del meglio, così per vedere

    ora provo anche a vedere se è conosciuta nei giri qui da me..boh!

    grazie

  10. novus says:

    No, non lo conosco.
    Dal suo profilo sembra abiti a Verona ma è riuscito a fare una foto che coglie l’essenza ravennate, cioè lo spirito della civiltà palustre, in modo molto intenso.

    Mi associo a manco nel consigliarti Battiato! Soprattutto le prime cose che ha fatto, negli anni ’70, sono grandiose.

    A proposito di musicisti… da poco ho scoperto Lalli, la cantante dei Franti che si è messa in proprio e ha fatto 2-3 dischi che sono una favola. La conosci? E’ di Torino e si chiama come te! ultimamente la sto ascoltando parecchio.
    http://it.wikipedia.org/wiki/Lalli_(cantautrice)

  11. pacapa says:

    è battiato

  12. tro says:

    Novus, è davvero bella questa foto!
    E chi è il ragazzo che le fa, lo conosci?

    manco..non conosco! ora butto su google 😛

    baci

  13. manco says:

    Avara la vita in due fatta di lievi gesti,
    e affetti di giornata, consistenti o no,
    bisogna muoversi come ospiti pieni di premure,
    con delicata attenzione per non disturbare..
    Ed è in certi sguardi che si vede l’infinito…
    Tutto l’universo obbedisce all’amore,
    come puoi tenere nascosto un amore,
    ed è così che ci trattiene,
    nelle sue catene,
    tutto l’universo obbedisce all’amore…
    ..obbedisce all’amore…

  14. novus says:

    La forza che sostiene trollina è grande e non si vede dal peso ma dalla leggerezza!

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