Narcosale a Torino

Prima facevo colazione al bar qui sotto e leggevo La Stampa. Nelle cronache di Torino articolo sulla ddroga. Autore Massimo Numa, sempre lui, il Re degli idioti.

Riassumo:

Smantellato il Tossic Park, spacciatori e tossici si stanno ritrovando a Porta Palazzo, che dopo il mercato si riempie di fantasmi che vagano qui e là e di siringhe sporche.

Non se ne può più: finalmente anche la destra ammette che servono le narcosale, basta con ste merde per strada

C’è un progetto in ballo scritto da uno strizzacervelli: narcosale in ogni quartiere, assolutamente nelle periferie, magari in ex casermoni, la droga distribuita potrebbe essere quella sequestrata (ma le narcosale non erano solo quelle dove bucarsi e NON per la distribuzione controllata?)

Per chi continua a farsi per la strada: proposta di TSO, Trattamento Sanitario Obbligatorio, cioè ti ricoverano obbligatoriamente nei repartini psichiatrici. Che bbravo questo strizzacervelli.

Il carcere non serve ma il tossico è un malato e va curato, e comunque basta con questo scempio per le strade (Massimo chiude così il suo articolo, Cuesta frase me la ricordo bene, mi è rimasta impressa)

Il buongiorno si vede dal mattino

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12 Responses to Narcosale a Torino

  1. tro says:

    beh, anche Tarantasca si scrive con una erre e non con due.
    Lo sapevi? (grazie cmq)

  2. manco says:

    Castellammare di Stabia

  3. Salinitro says:

    Ah sfogliavo il tuo blog e l’inconscio ha fatto il resto… Jung la chiamerebbe sincronicità…

    ;))))

  4. tro says:

    Salinitro..
    stasera Sanguisugo è venuto a prendermi al lavoro con due amici rovinatissimi, e poi siamo andati in rumeria
    io ho preso uno, dico uno e non di più Long Island e sono rovinata
    e poi uno di loro mi ha raccontato questa barzelletta, o questo ho capito:
    un tipo va dal dottore per una visita e tira fuori il pisellino e sopra si legge una scritta di un tatuaggio CASBIA e il dottore ci dice io non ho mai visto un tatuaggio con su scritto CASBIA e lui ci dice si ma dottore io quando ce l’ho duro è CASTELLAMMAREDISTABBIA
    ecco, questa era la barzelletta..quindi capirai che non ho mica voglia di spiegare dei tossici ora..

    e poi..ma come ti è venuta in mente trollalia aspesi? no, devi dirmelo, che ne parlavo solo oggi, devi troppo dirmelo

    ‘notte

  5. Salinitro says:

    Ma mi chiedevo… Trollallia Aspesi che fine ha fatto?

  6. Salinitro says:

    In che senso il tossico non è un malato? Vorresti dire che un tossico è un tossico? Cos’è per te un tossico? Cioè voglio capire, senza giudicare… da te.

  7. tro says:

    ah e anche che il carcere non serve a nessuno. ma qui siamo in un’altra dimensione, meglio evitare..

  8. tro says:

    mi è rimasta impressa nel senso che un tossico non è un malato, matonna matonna matonna

  9. Salinitro says:

    “Il carcere non serve ma il tossico è un malato e va curato, e comunque basta con questo scempio per le strade”

    In che senso ti è rimasta impressa questa frase?

  10. cla says:

    ok ora ho capito meglio grazie 😉

  11. tro says:

    beh, se ci fosse davvero la distribuzione controllata per me sarebbe ok.
    tieni però conto che la distribuzione controllata se ci sarà, sarà solo per chi, per esempio ha già fallito altri programmi terapeutici, in parole povere chi si è già fatto come minimo una comunità.
    e poi le narcosale, le stanze del buco, pare che siano solo per la distribuzione di siringhe e per l’assistenza, non per la distribuzione controllata, quindi a parere mio non risolvono un cazzo, e poi affinchè funzionino, deve essere tollerato lo spaccio davanti alle narcosale, il che mi sembra una presa per il culo

    ero polemica sul TSO, stiamo scherzando? cioè se uno viene beccato a prendere droga per strada lo ricoverano in psichiatria? ei!

  12. cla says:

    ciao tro,
    mi interessa sapere quale sarebbe la soluzione secondo te

    besos

    cla

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