E’ una pera, lo sai
Vabbè, una pera, qui, secondo me sono due tavor da due e mezzo che mi stendono. Perché una relazione affettiva che mi regala un po’ di sollievo e felicità deve essere una pera?
Le relazioni qui non sono tollerate non perché siamo dei moralisti, lo sai, ma perché vi fanno evadere, distogliere dall’affrontare le vostre problematiche, sono pere, guarda tutti questi colpi di fulmine, credi sia amore? NOOOO, è bisogno e basta. E anche ormoni. L’Amore va costruito, l’Amore va trasudato, l’Amore va coNtemplato, l’Amore va..
Si, ma se voi predicate di costruire le relazioni interpersonali sul rispetto, per raggiungere il famoso rispetto di noi stessi, perché allora non varrebbe la stessa cosa fra me e lui? Magari ora sono solo ormoni e pere, ma se uno crede nell’altro e nella relazione..
Spero che una volta uscita di qui dimenticherai
In effetti, avevano ragione. Il mio Cuasi innamoramento sta già scemando. Io non avevo il suo recapito, ma lui mi ha chiamata nei giorni scorsi, si sta facendo. Ma tanto deve aspettare ottobre per casini suoi, farei anche io la stessa cosa, lo coNprendo assai, ci ho detto solo di non fare troppo il coglione. Ma non ci sto soffrendo, vorrei vederlo si, per fare due chiacchiere e darci un abbraccio perché è una bella persona questo si. Vedremo, se correrò il rischio.
Nell’intimo è molto simile a me, aggressivo come me, si masturba il cervello come me, perfettino nei lavori come me, roNpicazzo come me, chi si somiglia si piglia, però credo non avrei mica retto con lui ad ascoltare Eros Ramazzotti.
La storia era che quando io sono arrivata non lo cacavo e lui, leader indiscusso del gruppo, alla fine ci stavo sul cazzo, credo perché non gliela davo.
Gli uomini ti odiano perché non sei seduttiva mi aveva detto la mia operatrice di riferimento, una grande, e si riferiva a lui.
No, non ero seduttiva, lo sapevo, mica ero in centro crisi per cercare cazzi, scusate l’espressione poco femminile.
In realtà il mio più grande problema relazionale, visto e stravisto, è quello di non essere chiara subito, accumulare merda e poi lanciarla a frecciatine profonde, che feriscono e mandano fuori di testa gli altri. Quindi gli altri mi odiano anche un po’ per questo, credo.
Pero’ poi io e lui in gruppo ci scannavamo, e mi stava mettendo tutto il gruppo contro. La leadership riconosciuta è maledettamente maschile, almeno in quel posto li. Al che, stanca di non riuscire ad emergere per quella che ero veramente, in coNpetizione per vari cazzi con varie donne (ma questo meriterebbe un capitolo a parte, le donne in un contesto dove ci sono i cazzi diventano vipere), cedo e mi dico mo’ te lo faccio vedere io ora ti seduco. Lettura cinica, ma tanto gli psicologi la leggono così. Giochi di potere e basta.
La distanza tra noi in quel momento era tale che quando ci incrociavamo lui abbassava gli occhi, vado quindi a chiarirmi e ci dico che in realtà la mia difficoltà a relazionarmi con lui era dettata dal fatto che ne ero attratta, ed era vero, alla fine, io non so perché succede, ma lo ero veramente a quel punto.
Lui, mi risponde, seNplicemente, anche io.
Detto, fatto, due giorni dopo eravamo iNseparabili, ci si fidava solo l’uno dell’altro.
Però poi Cuesta relazione, in quel posto eretico, EBBE scatenato le ire di molti, e anche quelle della mia (seconda nell’ordine) compagna di stanza. La storia con la prima compagna di stanza (vera troja) ve la racconterò, dico solo che le due si erano poi alleate, of course. Comunque la mia seconda compagna di stanza è una tipa 31enne, figa, bisex, che prima ci aveva provato con lui e dopo con me. Mi scriveva lettere infuocate, cristo, mi faceva apprezzamenti che era peggio di un uomo, ed io, che prima mi ero avvicinata a lei per cercare calore e solidarietà femminile, quelle menate li, a quel punto, delusa, imbarazzata e impaurita, mi ero allontanata. Cioè se questa mi voleva scopare, che cazzo mi confidavo a fare? io cercavo amicizia, non sesso, qualcuno mi coNprende?
Niente, non vi sto a raccontare la rava e la fava di tutte le cattiverie subite dalle due donzelle, e le dicerie su me e lui (il sentimento della cattiveria NON ESISTE, si traduce, di solito in INVIDIA E GELOSIA).
Sta di fatto che un giorno, e non dimenticherò mai le sue lacrime, lui mi dice M. non ce la faccio più, sono qui da quattro mesi e ci stanno facendo solo male a me e te, io vado, ma prima devo fare una cosa
E, lo so, la violenza non è mai concessa, ma subito dopo, io cercavo di trattenerlo ma non ce l’ho fatta, è entrato nella sua stanza, della tipa bisex, e le ha rifilato un lordone.
Allontanato l’indomani dalla struttura per violenza fisica. Lei anche allontanata per violenze verbali, ma poi due giorni dopo è rientrata. Immaginate la mia rabbia nel vederla rientrare, ho retto ancora una settimana e poi me ne sono andata via anche io prima del previsto, tanto dovevo uscire dopo pochi giorni.
Epperò prima…l’ho menata anche io. Dopo l’ennesima sua provocazione, (perché continuava eh, e poi mi scriveva i biglietti di scuse/accuse e li infilava sotto la mia porta ed io mi ci pulivo il culo, non la cagavo e lei andava fuori) prima le ho tirato un accendino da dieci metri che, sarà stata la rabbia o la vita che dopo tante ingiustizie ti regala un po’ di giustizia, e l’ho beccata in fronte che non so neppure io come, e poi le sono saltata addosso dicendole menami brutta troja* che così sbattono fuori anche te ed è solo quel che ti meriti.
Qui, a casa, ora, ogni tanto penso al famoso 50 per cento di responsabilità nelle relazioni e al fatto che mi dicevano sempre che il mio problema è quello che cado nelle provocazioni. Ci devo lavorare, diosasoloquanto.
se potesse tutto il male che mi consuma
mutare la spada tua in un giro di scale armoniche ascendenti
o in una strada che via mi conducesse
ma non vale niente che io faccia
che resista o che cada
Tu non capisci
è questo il grande lutto che oscura le mie vesti
ma voglio dirti la verità dal lato brutto a cui non si rimedia
tu non capisci
è questo il grande male
io non ti amo
è questa la tragedia
*con gli epiteti troja e puttana io intendo una gran bastardona e pure succhiacazzi (ma che li succhia male)